martedì 11 giugno 2024

“Arsenico e vecchi merletti” (1941-1944) - regia di Frank Capra


Cult Movie 

“Arsenico e vecchi merletti” (1941-1944)

regia di Frank Capra

con Cary Grant, Priscilla Lane, Raymond Massey, Peter Lorre, Josephine Hull, Jean Adair, John Alexander. 

(genere: commedia nera)


«Tutti gli esterni sono notturni. Ci saranno pochi interni-giorno da girare dentro la casa. E, dimenticavo!, nel salotto, sotto la finestra di sinistra, ci va una cassapanca con un coperchio cigolante, abbastanza grande da contenere un corpo umano. E non dimenticate la porta cigolante e la scala che porta giù in cantina dove le vecchie signore seppelliscono i corpi…

..Se la sto facendo troppo facile è perché è facile il successo quando conosci la parola magica. Gli psicologi pontifichino pure sul fatto che il successo è «una sfida intellettuale sorretta da coraggio emotivo». Belle parole ma senza sugo. Il successo non dipende da nient’altro che dal fare i tuoi bei compitini a casa. Clyde Beatty studiava i suoi gatti, Casanova era immerso nel suo gineceo, Ulysses Grant versava liquore dalla sua bottiglia. Compiti a casa, sissignori! È questa la parola magica!»

Frank Capra, dalla sua autobiografia “Il nome sopra il titolo”


«Dunque, caro, per due fiaschi di vino di sambuco ci vuole un cucchiaino di arsenico. Ci si aggiunge mezzo cucchiaino di stricnina e poi appena un pizzico di cianuro.»


«Ci siamo sposati oggi, andavamo alle cascate del Niagara vestiti da cerimonia, e ora tuo fratello tenta di strangolarmi, un taxi ci aspetta e tu vuoi dormire sopra una cassa-panca…»


«Signora, in questo momento non capisco che cosa è e che cosa non è strano.»


Ogni volta che vedo questo film, è come se fosse la prima volta. Rido fino alle lacrime. È difficile trovare nella storia del Cinema una commedia nera più riuscita e più divertente, con un ritmo così elevato e con attori perfetti, a cominciare da uno scatenato e spumeggiante Cary Grant. Anzi, credo che questa sia in assoluto una delle migliori interpretazioni dell’attore americano, gran parte dell’effetto comico è dovuto alla sua recitazione appropriatamente sopra le righe, che fa il verso a se stesso, alla sua mimica facciale e alle sue gag.

È un film vivacissimo, sostenuto da un ritmo clamoroso.


“Arsenico e vecchi merletti” non fu girato per scelta meditata, ma per necessità, almeno stando al racconto di Frank Capra. Con l’avvicinarsi dell’intervento bellico degli USA nella Seconda Guerra Mondiale, il regista aveva bisogno di realizzare un film con basso costo e in poco tempo, dato che in quel momento non navigava nell’oro, la società di cui faceva parte era stata sciolta, e voleva lasciare un sostentamento sicuro alla famiglia in caso di arruolamento.


Quindi, gli si presentò l’opportunità di servirsi della commedia scritta da Joseph Kesselring, messa in scena da Howard Lindsay e Russell Crouse, che in quel momento andava per la maggiore a Broadway facendo il tutto esaurito. 

Scritturò Josephine Hull e Jean Aldair, che in teatro interpretavano le tenere ziette, e John Alexander, che sempre sul palcoscenico era il loro nipote fuori di testa Teddy "Roosevelt" Brewster. 


Per la parte del nipote Mortimer, chiamò appunto Cary Grant. Avrebbe voluto anche Boris Karloff, che a Broadway interpretava il terzo nipote, il criminale Jonathan, ma dovette “ripiegare” su Raymond Massey molto somigliante a Karloff, si rivelò comunque un’ottima scelta. Massey fece una gran figura. Gli affiancò uno strepitoso Peter Lorre, che impersonava il dr. Einstein, chirurgo plastico alcolizzato e melanconico.


Capra aveva già iniziato a girare, quando ci fu l’attacco a Pearl Harbour, gli furono concesse sei settimane per finire il film, prima di partire coi gradi di maggiore. 

Poi tra il 1942 e il 1945 gli fu affidato il coordinamento della propaganda bellica attraverso il cinema.

Volle conservare nel film l’atmosfera teatrale, sia per motivi di budget, che di velocità, sia per una questione più puramente estetica e di fedeltà al testo originale. Fu realizzato alla fine del 1941, ma poté uscire solo nel 1944, quando finirono le repliche a Broadway. 


Il regista girò quasi tutto il film in una vecchia casa di Brooklyn, circondata da lapidi, evidenziando il contrasto tra commedia comica e film del terrore. Il dr. Einstein/Lorre è evidentemente una versione comico-grottesca borderline del dr. Frankenstein e il suo complice e manipolatore Raymond Massey/Jonathan, la crudele Creatura/Karloff.

Tutti questi ingredienti: il cast, la recitazione, la location, il ritmo, i dialoghi, il soggetto, la sceneggiatura, persino i tempi contingentati, conditi con piccole dosi di “velenoso” cinismo, nelle geniali e sapienti mani di Frank Capra, si tramutarono in capolavoro.

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