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Bisognerebbe ricordarsi che la minaccia del “non avrai nulla e sarai felice” Γ¨ ancora tutta lΓ¬ e quelli tra noi meno abbienti dovrebbero percepirla nella sua intera gravitΓ . Non riguarderΓ tanto la mia generazione, avviata sul viale del tramonto con il suo welfare familiare, ma le generazioni successive. A questa minaccia, si aggiunge l'incedere spedito della quarta rivoluzione industriale con la sua transizione digitale, che intensificherΓ il "panopticon" del controllo verticale e orizzontale, oltre all'autosorveglianza, e alla smaterializzazione dei beni, dei servizi e dei procedimenti amministrativi, con relazioni sempre piΓΉ liquide tra cittadino, stato, enti privati e multinazionali.
C'Γ¨ chi preferisce guardare alla geopolitica, aspettando il Salvatore, non rendendosi conto che il “multipolarismo” Γ¨ solo fumo agli occhi, che serve a regolare i conflitti tra le Γ©lite, mentre i sudditi sono sottoposti tutti allo stesso tipo di processo di spersonalizzazione e sottomissione. Il percorso dei vari stati non viaggia alla stessa velocitΓ , ma la direzione Γ¨ tracciata. Al contrario di quanto si possa pensare, l'Occidente non Γ¨ affatto all'avanguardia nell’applicazione di questo processo. Le tutele sociali o quel che ne resta, intrecciate al residuo di libertΓ individuali concrete (libertΓ di scelta, libertΓ di movimento, habeas corpus) e non pagliacciate woke, sono piΓΉ dure da poter essere smantellate e richiedono piΓΉ tempo.
Ed Γ¨ qui che si inseriscono le strategie di distrazione di massa e il divide et impera, che fanno molto presa soprattutto nel nostro Paese da decenni trattato come un grande laboratorio sociale, terreno di coltura fertile per diversi soggetti, pieno di volenterosi servitori, sempre disposti ad essere colonizzati e a cambiare colonizzatore, a cercare l’uomo forte buono, senza macchia e senza paura, che ristabilirΓ il mitizzato tradizionale ordine del passato, che molti non hanno neanche vissuto.
Non esiste un centro unico di controllo, ma individui e gruppi diversi che cercano di spingere dall'alto per far valere i propri interessi, attraverso meccanismi coercitivi che usano tutti, a prescindere dall'ideologia e dalla posizione geopolitica. Le relazioni di dominio hanno sempre beneficiato di strumenti tecnologici, di controllo, di sottomissione sociale e di propaganda.
Contare sullo stupidario dell'area antisistema o di quella antagonista Γ¨ assolutamente grottesco. Non avvedersene Γ¨ grave assai e da ingenui, facili prede di litigiosi e improvvisati dilettanti allo sbaraglio in cerca di notorietΓ all’interno della propria bolla.Inoltre, la supponenza di aver capito tutto Γ¨ assolutamente ridicola, dato che si accompagna spesso a incoerenza, meglio detta dissonanza cognitiva.
Eppure, il 2020/2022 avrebbe dovuto insegnare qualcosa.
Non ho soluzione, ma senza iniziare, pure solo individualmente, a vedere qual Γ¨ la realtΓ fattuale, senza certezze, voli pindarici e fantasiose speculazioni (voglio essere buono), le soluzioni non arriveranno mai, e anzi si collaborerΓ ad aggravare il problema. Solo dopo aver fatto questo, si potrΓ forse parlare di soluzioni collettive non preconfezionate, e potrΓ essere riattivato un processo autenticamente democratico e libertario.
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